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Le misure compensative e dispensative

Cosa sono le misure compensative e dispensative? In quali casi sono previste

Come e chi sceglie le misure più adatte?

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Le misure compensative e dispensative sono l’insieme degli strumenti e delle metodologie che, in ambito scolastico, permettono al bambino con un disturbo, una difficoltà o un bisogno speciale, di agire in maniera personalizzata per raggiungere degli obiettivi formativi al pari degli altri. 

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Tali misure sono di solito contenute nel PDP, il Piano Didattico Personalizzato, un documento che gli insegnanti redigono di anno in anno sulle base di una certificazione, diagnosi, o altra indicazione di uno specialista. 

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Di solito queste misure vengon erogate in caso di:

- Disturbo Specifico di Apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia);

- Difficoltà legate alla comprensione del testo o allo studio;

- Difficoltà attentive o Disturbi del comportamento come ADHD (Disturbo di Attenzione con Imperattività-Impulsività), DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio); 

- Altri disturbi del neurosviluppo o situazioni psicologiche particolari come ade esempio i disturbi di ansia o di depressione;

- Situazioni riconosciute come BES, Bisogni Educativi Speciali; 

 

Coma faccio a conoscere gli strumenti e le misure adatti alle difficoltà di mio figlio?

Per la scelta degli strumenti compensativi e dispensativi è, prima di tutto, necessario avere una valutazione psicodiagnostica di tipo funzionale che individui con precisione i punti di forza e di debolezza del bambino.

La scelta degli strumenti è, infatti, subordinata alla conoscenza delle caratteristiche cognitive del bambino o ragazzo. Facciamo alcuni esempi: se la persona con Disturbo di Apprendimento ha difficoltà a memorizzare le regole di grammatica ma non ha difficoltà difficoltà a fare il calcolo a mente allora la scelta delle misure compensative sarà il consentire l’uso di schemi, mappe, formulari o altri strumenti che lo aiutino a superare la difficoltà di apprendimento mnestico e non avrà bisogno dell’uso della calcolatrice per svolgere le operazioni in matematica. Viceversa, se la sua difficoltà è nel calcolo a mente ma la memoria risulta adeguata allora si favorirà l’uso della calcolatrice o di altri strumenti più adatti per lui. 

 

Chi mi indica quali strumenti sono più utili per mio figlio?

Al termine della valutazione neuropsicologica, è il clinico, lo psicologo o il neuropsichiatra infantile, che dovrebbero indicare quali misure compensative e dispensative privilegiare. Per tale ragione è indispensabile avere una valutazione di tipo funzionale delle abilità che metta in luce i punti di forza e di debolezza del bambino. 

Nella scelta degli strumenti da utilizzare è fondamentale lavorare assieme al bambino, alla famiglia e alle insegnanti in modo da operare delle scelte condivise e utili a seconda dell'età, della classe e degli obiettivi che ci si pone. 

 

Avete dei dubbi su quali misure sono più adatte a vostro figlio?

In caso di dubbi o di valutazioni che non riportino le caratteristiche cognitive in maniera precisa e puntuale (valutazione neurospicologica funzionale) il nostro consiglio è di rivolgervi a degli esperti del settore. Leggere una relazione clinica, saper interpretare i risultati ai test, saper dedurre le abilità e le debolezze della persona è una cosa da specialisti. 

Su questo punto noi di Centro Insieme garantiamo il massimo livello di competenza perchè siamo esperti di neuroscienze cognitive, svolgiamo continuamente attività di formazione e abbiamo una grande esperienza costruita sul campo con studenti, genitori e insegnanti. 

 

Le misure compensative e dispensative sono degli aiuti? 

E’ bene precisare che gli strumenti compensativi e le misure dispensative non nascono per togliere allo studente la fatica dello studio e i compiti, ma sono progettate per mettere lo studente nelle stesse condizioni dei compagni al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati per la classe. 

Per il ragazzo con difficoltà, raggiungere gli stessi obiettivi dei compagni è infatti molto importante per sostenere la propria autostima e la propria autoefficacia. Sappiamo infatti quanto gli aspetti motivazionali siano importanti per una buona riuscita scolastica. 

La regolamentazione sugli strumenti compensativi e le misure dispensative è contenuta nell’articolo 5 della Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”.  

 

Dare troppe misure compensative e dispensative non sarà controproducente? 

Si, è esatto. Fornire troppi aiuti, troppe dispense, esagerare con le misure compensative a volte può avere un effetto contrario al voluto. Dobbiamo tenere sempre a mente che la filosofia di base delle misure è quella di fornire un mezzo con il quale poter aggirare la difficoltà. Un buon esempio è quello calcolatrice: se ho una difficoltà di calcolo a mente allora posso usare uno strumento alternativo come ad esempio la calcolatrice. Ma quando e quanto usarla fa la differenza. Se un bambino la usasse a partire dalla terza-quarta primaria, fino alla quinta superiore, in maniera costante, giornaliera, per ogni conto che si trovi a fare, anche magari per quelli che sapeva svolgere senza sforzi esagerati, possimao dire che sta sviluppando una competenza nel calcolo? Si sta allenando a sopportare gradualmente la fatica? Sta affinando l’uso delle strategie di calcolo? Sta sviluppando metacognizione e capacità di problem solving? 

Scegliere, modulare, permettere, impostare l’uso delle misure compensative e dispensative deve essere l’esito di un lavoro di equipe fra alunno, famiglia, insegnanti e clinico. Solo così si può costruire il futuro formativo dei ragazzi evitando di incorrere in situazioni di demotivazione, rifiuto e fuga dal mondo scolastico. 

 

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Se avete dei dubbi o avete notato delle difficoltà di lettura o di scrittura potete contattarci. 

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