Valutazione neuropsicologica
Cos'è una valutazione neuropsicologia? A cosa serve? Cosa si intende per funzionale?
In quali situazioni è necessaria o in quali casi è consigliata?
La valutazione neuropsicologica è un'indagine che ha lo scopo di mettere in luce le abilità e le caratteristiche cognitive e comportamentali delle persona.
In pratica si eseguono dei test che mirano a valutare delle specifiche abilità come ad esempio la nostra attenzione, le abilità di lettura e scrittura, il quoziente intellettivo, la funzionalità della nostra memoria, ecc...
I test che si eseguono sono standardizzati, cioè le prestazioni rese alla prova vengono confrontate con un campione di riferimento di pari età e scolarità in modo da capire quanto la prestazione resa si discosti dalla media della popolazione. I test di tipo neuropsicologico forniscono dei dati oggettivi, cioè misure che sono ripetibili e costanti, che poi sono necessari a noi psicologi per delineare le caratteristiche dell'abilità indagata.
A cosa serve?
La valutazione è uno strumento di conoscenza e la conoscenza è il primo elemento necessario per comprendere, accettare e intervenire. Ad esempio, per capire se un bambino è solamente svogliato o se, alla base della sua demotivazione, vi è una difficoltà o un disturbo, è necessario svolgere dei test di valutazione. In un caso, l'obiettivo sarà quello di lavorare per migliorare gli aspetti emotivo-motivazionali, nel caso in cui, invece, vi siano delle difficoltà che hanno provocato lo stato di demotivazione, si lavorerà per migliorare quegli aspetti specifici e, come "effetto collaterale", migliorerà anche la motivazione.
La valutazione è un processo serio e importante e l'interpretazione che deriva dalla lettura dei dati raccolti può fare la differenza nella vita della persona e della sua famiglia. E' un processo che dovrebbe essere affidato solo a degli specialisti dei settori specifici oggetto della valutazione. Se la valutazione non è abbastanza approfondita e specifica e non è svolta da uno specialista esperto, infatti, può non aiutare le persone e al contrario, può essere interpretata erroneamente, con risultati controproducenti.
Cos'è una valutazione neuropsicologica funzionale?
La valutazione si dice funzionale quando ha l'obiettivo di valutare le abilità che delineano il comportamento della persona.
Ad esempio, se volessimo sapere se un bambino o un ragazzo fa fatica a leggere perché ha la dislessia ci basterà eseguire delle prove di tipo standardizzato così come è indicato nelle linee guida del Ministero della Salute. In tal caso, per misurare l'abilità ci basterà somministrare delle prove di lettura di brano, di lettura di liste di parole e non parole e confrontare i risultati con il campione di riferimento delle prove stesse.
Se, invece, volessimo capire le caratteristiche psicologiche, cognitive e comportamentali che caratterizzano sul bambino per comprendere come aiutarlo, come impostare il training di potenziamento, quali misure di tipo compensativo e dispensativo prevedere nel suo piano didattico personalizzato (PDP), ecc... allora è indispensabile una valutazione di tipo funzionale. Nel caso del bambino con dislessia indagherà: le sue caratteristiche percettive e attentive, le abilità esecutive, le memorie, il ragionamento, le altre abilità scolastiche come la scrittura, il calcolo, la soluzione di problemi, la comprensione del testo e le abilità e strategie di studio, la sua autostima, il suo vissuto, ecc...
Ancora più in questa tipologia di valutazione è necessario essere degli esperti del settore per riuscire, tramite i dati raccolti, a delineare tutte quelle azioni che saranno necessarie a perseguire il suo benessere.
Nella pratica come si svolge?
Per svolgere una valutazione è necessario prima di ogni altra cosa definirne gli ambiti e le motivazioni. Per tale ragione il primo passo è quello di richiedere una consulenza, cioè un colloquio che ha lo scopo di conoscersi, raccogliere le motivazioni e la storia della vita della persona.
Una volta impostato l'obiettivo si eseguiranno i test standardizzati: la persona sarà vista in vari incontri (che dipendono dagli obiettivi) e per brevi periodi (1-1,5 ore ad appuntamento). Seguirà poi la stesura della relazione clinica e il colloquio di restituzione, in cui verranno spiegati i risultati ottenuti.
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