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Libri insieme - i nostri consigli di lettura: Cinque lezioni leggere sull'emozione di apprendere

Aggiornamento: 24 lug 2020


Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere è un volume breve ma denso di significato scritto da Daniela Lucangeli, professoressa e prorettore dell’Università di Padova, scienziato “al servizio di una scienza servizievole” come lei stessa ama definirsi.


Abbiamo conosciuto la professoressa Lucangeli durante il nostro percorso di studi e l’abbiamo incontrata più volte ai convegni. Il suo carisma e la sua capacità di trasmettere, anche a livello emotivo, le sue idee e le sue conoscenze, sono indiscutibili.

Da qualche tempo tutti hanno la fortuna di poterla ascoltare, in quanto sono numerosi i suoi video su internet e anche quelli che lei stessa ha caricato nelle sue pagine social, proprio con l’idea di divulgare il più possibile ciò che la scienza scopre riguardo all’emozione di apprendere.

In questo libro l’autrice espone alcuni temi a lei cari e con questo articolo vogliamo riprendere alcuni concetti che sono molto importanti anche per noi e che abbiamo spesso trattato anche nei nostri corsi e nelle nostre conferenze. Ci fa un immenso piacere vederli condivisi e così ben espressi anche da una figura così autorevole.


Riportiamo di seguito alcune di queste idee:

-        Le emozioni fanno parte dei processi di apprendimento. Il modo con cui impariamo è fortemente condizionato dall’emozione con cui ci siamo avvicinati alle nuove conoscenze. Se provo curiosità, interesse, entusiasmo, imparo prima e più facilmente. Se invece sperimento ansia, paura, vergogna queste emozioni provocheranno una sorta di “cortocircuito emozionale” e manderanno un segnale forte e chiaro al mio cervello: “scappa, allontanati!” compromettendo anche i futuri apprendimenti.


-        Per riuscire a gestire la frustrazione e l’insuccesso è molto importante assegnare all’errore un nuovo ruolo. Non associarlo ad emozioni di fallimento, colpa, giudizio, ma interpretarlo correttamente come un passaggio necessario e un importante segnale da considerare per modificare le proprie strategie, senza perdere l’autostima e senza addossarne la colpa a qualcuno.


-        In tutti questi passaggi il ruolo fondamentale è quello delle figure educative, in primis gli insegnanti, per i quali si rivendica un ruolo importantissimo e di riferimento per la crescita delle future generazioni. L’adulto è quindi alleato del bambino, colui che può “togliere il dolore dalla fatica”, una sorta di catalizzatore, che permette lo sviluppo pieno e completo del potenziale, immenso e misterioso, di cui è dotato ogni bambino.


Tante sono le riflessioni e le strategie di cui si parla in questo volume, ma forse possono essere riassunte in modo molto semplice con la considerazione che l’apprendimento funziona meglio quando il bambino è supportato da una figura amorevole, che non giudica e non spaventa, ma anzi trasmette passione e gioia, in modo che queste emozioni positive sfocino nella ricerca di sempre nuove conoscenze e nuovi apprendimenti, perché “ti fanno bene”.





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