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Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è un disturbo del comportamento caratterizzato da problemi di autocontrollo e rabbia, persistente e inappropriata, unito ad atteggiamenti polemici e di sfida che causano disfunzioni nell’adattamento e nella funzionalità sociale.

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I bambini con tale disturbo si esprimono attraverso una condotta che viola i diritti altrui, tramite aggressioni e distruzione della proprietà, ponendosi in netto contrasto con le norme sociali o con le figure che rappresentano l’autorità.

Le condizioni necessarie per definire una diagnosi di Disturbo Oppositivo Provocatorio sono le seguenti:

• Una modalità di comportamento, da parte del soggetto, ostile e provocatorio che dura da almeno 6 mesi, durante i quali si sono presentati 4 (o più) dei seguenti sintomi:

1. va in collera;

2. litiga con gli adulti;

3. sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli adulti;

4. irrita deliberatamente le persone;

5. accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento;

6. è suscettibile o facilmente irritato dagli altri;

7. è arrabbiato e rancoroso;

8. è dispettoso e vendicativo.

• Questa condizione causa una compromissione significativa a livello sociale, scolastico o lavorativo del soggetto.

• I comportamenti non si manifestano esclusivamente durante il decorso di un disturbo psicotico o di un disturbo dell’umore;

• Non sono soddisfatti i criteri per il disturbo della condotta, e, se il soggetto ha 18 anni o più, non risultano soddisfatti i criteri per il disturbo antisociale di personalità.

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Spesso, i bambini con una storia precoce di DOP vengono successivamente diagnosticati come Disturbo della Condotta (DC). Infatti, mentre il Disturbo Oppositivo Provocatorio emerge solitamente intorno ai 6 anni, il Disturbo della Condotta emerge attorno ai 9 anni.

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